Ivan Gazidis, Amministratore Delegato del Milan, intervistato da The Athletic, è tornato a parlare della sua esperienza, dall’arrivo dall’Arsenal fino ad oggi, in rossonero. “L’ambizione che ho è quella di riportare il Milan ai suoi livelli. Ho passato gli ultimi 18 mesi a pensare come rinforzare la squadra, per creare un nuovo Milan. Quel Milan che ha fatto la storia del calcio. Abbiamo dovuto accettare l’esclusione dall’Europa. I soldi che stavamo perdendo erano riferiti in particolare agli stipendi dei giocatori e alle commissioni di trasferimento che erano molto alte. Dobbiamo saper utilizzare meglio i soldi e questa è una grande sfida. Ma se ci riusciamo, poi questo si vedrà nelle prestazioni della squadra”.
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Milan, Gazidis: “Maldini crede nel progetto ed è fondamentale nelle trattative”
Su Paolo Maldini: “Non c’è nessuno come lui. Crede molto in questo progetto. E’ fondamentale quando si tratta di convincere un giocatore a venire a giocare da noi. Dietro tutto poi, c’è il nome del Milan, un nome che nel calcio significa ancora qualcosa. San Siro? C’è tanta passione verso questo stadio. Il tifo è straordinario. Ricordo quando venni qui con l’Arsenal nel 2018. Vicino a me c’era un ragazzo che ha fumato tutta la partita e protestato contro l’arbitro. Abbiamo riflettuto tanto tempo su San Siro. E’ più facile mantenerlo”.
“Ma la cosa giusta è costruire un nuovo stadio di livello mondiale e all’avanguardia anche per la città. La prima volta che sono arrivato a Milanello ho pensato subito a come migliorarlo. Poi, la parte emozionale ha spento tutti i miei pensieri. E’ un posto bellissimo. Non è stato facile cambiare pensiero e metodo. Però stanno arrivando i risultati, vediamo un Milan giovane e penso che i tifosi siano intelligenti nel capire che c’è un progetto calcistico e abbiamo una direzione chiara”.